24 GIUGNO 1996: Secondo le piu' recenti stime della Dia sulla situazione in Calabria, sono 5.616 gli affiliati alla 'ndrangheta, 261 ogni 100mila abitanti. La Calabria, secondo le rivelazioni degli analisti della Dia, e', tra le regioni a rischio, quella a piu' alta densita' mafiosa: in Campania, infatti, si stima che siano 6.800 i camorristi su 5 milioni di abitanti (con una proporzione di 136 per 100mila), in Sicilia 5 mila mafiosi per circa 5 milioni di abitanti (100 su 100mila), in Puglia 1.700 mafiosi su oltre 4 milioni di abitanti (42 su 100mila). In Calabria, mette in guardia la Dia, rispetto agli anni passati la situazione e' peggiorata: la criminalita' organizzata ha incrementato il numero dei suoi "soldati", ha accresciuto il suo peso economico e la sua diffusione sul territorio, ma soprattutto si e' data un nuovo assetto organizzativo, mutuato da Cosa Nostra, con la quale ha ormai una stabile sinergia. I dati sugli omicidi di 'ndrangheta nella regione, dalla fine della "guerra", nel 1991, sono scesi vistosamente: nel '91 erano state uccise 165 persone e i tentati omicidi erano stati 284, l'anno successivo 42 morti e 217 tentati omicidi, nel '93 43 morti e 186 tentati omicidi, nel '94 42 e 186, nel '95 24 e 175. Dall'analisi sul numero di omicidi e tentati omicidi compiuti provincia per provincia, gli analisti della Dia evidenziano come non abbia piu' il primato Reggio Calabria (che pero' mantiene la piu' alta densita' mafiosa, con un rapporto affiliati/popolazione di 610 per 100mila), ma la provincia di Catanzaro e, in seno a questa, le neonate province di Crotone e Vibo Valentia. Tra le attivita' illecite, sempre secondo gli analisti della Dia, la 'ndrangheta va dalle estorsioni (che non escludono nessuna attivita', neppure i liberi professionisti), all'usura, al traffico degli stupefacenti (nella regione vi sarebbero anche raffinerie) e delle armi (vi sono indagini su presunti affondamenti di navi cariche di materiali radioattivi al largo delle cosche joniche). Quasi abbandonato, invece, l'antico business dei sequestri di persona. La tendenza attuale, spiegano alla Dia, "ha assunto prevalentemente la connotazione di ritorsione o pressione nei confronti di soggetti che non si erano piegati a richieste come la cessione di terreni o il pagamento di tangenti. |